Eppur si muove. Gli ingranaggi del racconto
A cura di Lorenza Stroppa
In quanti modi si può raccontare una storia? Trama e intreccio non sono la stessa cosa, posso collimare per caso, ma di solito lo scrittore fa una scelta consapevole nel decidere di raccontare la propria storia da quel punto di vista, da quel punto di partenza nella “cronologia” del testo. Raymond Queneau in Esercizi di stile ha raccontato una storia in 99 modi diversi; Cézanne ha cercato più volte di ritrarre la montagna di Sainte Victoire che, diceva, era difficile da restituire su tela perché “lo guardava”, quindi non era un oggetto, ma un soggetto vivo; Monet ha dipinto per oltre 30 volte la cattedrale di Rouen, in Normandia, sfruttando luci e momenti della giornata differenti. Lavoriamo assieme agli ingranaggi della nostra storia, giochiamo a montarla e smontarla assieme, valutiamo se farla cominciare o finire in un altro modo, se privilegiare un’altra voce narrante, se dilatarne una parte o restringerne un’altra, se aggiungere ritmo o farla rallentare oppure ancora se tagliare qualche ramo morto.
Lorenza Stroppa ha scritto di cultura su quotidiani e riviste. Tiene corsi di scrittura per ragazzi e adulti e lezioni di editing per la Scuola del Viaggio, l’Ass. Bottega Errante e l’Università di Udine; è docente di editoria turistica al Master in Editoria dell’Università Cattolica di Milano. Da più di vent’anni lavora come editor per la casa editrice Ediciclo. Ha tradotto diversi libri dal francese e dall’inglese, ha scritto (con Flavia Pecorari) la trilogia Dark Heaven, edita dal 2012 al 2014 da Sperling & Kupfer e uscita con lo pseudonimo Bianca Leoni Capello, La città portata dalle acque (Bottega Errante Editore, 2017), Da qualche parte starò fermo ad aspettare te (Mondadori, 2020),Cosa mi dice il mare (Bottega Errante Editore, 2022, vincitore del premio Marincovich e del premio Pagine d’aMare), La cassetta delle lettere per i cari estinti (Mondadori, 2025).