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Un concerto narrativo dal romanzo di Michela Murgia tra parole, musica e immagini sotto le stelle della Sila

La chiusura dell’Hyle Book Festival 2025 porta con sé la forza di una voce che non c’è più, ma che continua a risuonare nella letteratura contemporanea. Domenica 24 agosto alle 21:15, al Teatro Verde, va in scena Accabadora, concerto narrativo tratto dal romanzo di Michela Murgia (Einaudi), vincitore del Premio Campiello 2010.

A cura della Compagnia della Sardegna – Casa di Suoni e Racconti, la performance intreccia parole e musica per restituire la profondità di un testo che segna un’epoca e una generazione di lettori. Il termine “accabadora”, che in sardo significa colei che mette fine, diventa qui il punto di partenza per esplorare i confini ultimi della vita, il rapporto tra dolore e grazia, il significato dell’accompagnare un destino verso la sua conclusione.

Con l’accompagnamento di videoscenografie ispirate al libro, lo spettacolo conduce il pubblico in un viaggio che attraversa i temi della maternità, della perdita, della fine intesa non come chiusura ma come passaggio. Un’opera che interroga senza dare risposte definitive, capace di aprire varchi di luce proprio là dove si intravedono le ombre.

La cornice del Teatro Verde, tra i pini e sotto le stelle della Sila, rende l’esperienza ancora più intensa. L’invito resta lo stesso che attraversa tutto il festival: portare un cuscino, per vivere la bellezza del teatro immerso nella natura. In caso di pioggia, l’evento si svolge al Teatro di Villaggio Cutura, senza spegnere l’emozione della chiusura.

Per tre giorni incontri, cammini, letture e musica trasformano Villaggio Mancuso in un laboratorio di sogni condivisi. L’Hyle Book Festival non è solo un susseguirsi di appuntamenti, ma un’esperienza corale: i libri si fanno voce, la natura si intreccia alle parole, la comunità si ritrova intorno a storie antiche e nuove.

Con Accabadora, la chiusura è passaggio, memoria e promessa. Perché ogni fine porta con sé l’inizio di un’altra storia. E chi abita il festival lo sa: sognare insieme non si esaurisce, si rinnova.

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