Appuntamenti intimi, intensi e visionari nella sezione più riflessiva del festival
All’Hyle Book Festival c’è uno spazio che si muove sottotraccia, lontano dai riflettori ma vicino all’essenziale. È Hyle Heart, la sezione che raccoglie gli appuntamenti più intensi, dove il dialogo tra parole e persone si fa diretto, profondo. Incontri d’autore, narrazioni autobiografiche, racconti che toccano le radici e aprono varchi nel presente.
Venerdì 22 agosto, si comincia alle 17:00 in Piazzetta Unicef con Comunità sospese, un momento dedicato allo scrittore Mario Amelio e alla sua opera. I libri Paralleli minimi e La serata dei quattro amici raccontano piccoli mondi calabresi in via d’estinzione, paesi che oscillano tra nostalgia e sopravvivenza. È un omaggio a un autore che ha saputo cogliere le pieghe nascoste della provincia. L’incontro è a cura di AVIS Presila ODV.
Alle 18:30, sarà la volta di Carmine Abate, che presenta L’olivo bianco, in dialogo con Miriam Belpanno. Un romanzo che intreccia paesaggio, memoria e ferite del presente, a partire dal gesto semplice ma fortissimo di recuperare un oliveto abbandonato. Abate torna sui temi a lui più cari: identità, famiglia, migrazione e ritorno.
Sabato 23 agosto, alle 17:00, il pubblico potrà partecipare a un’esperienza particolare: Teatro Bosco Fosco di Tiziano Fratus. Un recital immersivo, in cui si entra nel bosco bendati, per ascoltare testi tratti da Una foresta ricamata in uno spazio completamente privo di stimoli visivi. La narrazione si fa suono, materia, presenza.
Alle 18:30, spazio alla narrativa con Lorenza Stroppa, autrice di La cassetta delle lettere per i cari estinti. Una storia che mescola ironia e malinconia, scritta con leggerezza e profondità. A condurre l’incontro sarà Elisa Chiriano.
Domenica 24 agosto, alle 17:00, arriva Peppe Millanta con i suoi libri Il pescatore di stelle, La rotta delle nuvole e Vinpeel degli orizzonti. Autore capace di mescolare immaginazione e realtà quotidiana, sarà in dialogo con Cristina Mustari. Si parlerà di desideri, possibilità e del potere trasformativo della parola.
Alle 18:30, chiusura affidata a Massimo Polidoro con una lectio magistralis dedicata a Piero Angela e al suo ultimo libro La meraviglia del tutto. Un omaggio al pensiero critico, al metodo scientifico e alla curiosità come strumento per orientarsi nel mondo. L’intervento sarà accessibile anche in lingua dei segni (LIS).
Hyle Heart propone un’altra velocità, un altro ascolto. È pensata per chi cerca un tempo di qualità dentro al festival, un’occasione per rallentare e ritrovare il senso della parola detta bene, delle storie che rimangono impresse nella memoria non solo quella della mente, ma del cuore.