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 Un laboratorio letterario inserito nel suggestivo contesto del

Parco Nazionale della Sila, da cui trarre ispirazione e da cui affinare

l’arte della narrazione, il proprio talento espressivo, la propria capacità osservativa

In collaborazione con il MABOS, Museo d’Arte del Bosco della SIla

In foto, Yulia Shchepeleva, Archivio MABOS

Tre giorni, tre sessioni

Partiture. L’arte della scrittura e l’ascolto
A cura di Elena Giorgiana Mirabelli

16 agosto, 9:00-13:00

Cos’è un personaggio? Dove si muove, vive e respira? Quale relazione istituisce con sé stesso e con l’Altro da sé? Quale relazione istituisce con l’ambiente e la natura? Sono alcune fra le domande che permettono l’accesso all’azione narrativa. Il laboratorio Partiture. L’arte della scrittura e l’ascolto si propone di offrire agli allievi gli strumenti e le tecniche utili per costruire la propria storia, attraverso una riflessione sull’importanza dell’ascolto e del ritmo per rendere la propria pagina simile a una partitura capace di rivelare il lato nascosto e armonico delle cose, le loro relazioni.

Il laboratorio cercherà di descrivere l’arte della scrittura come capace di costruire significati e di istituire relazioni, di trasformare e trasfigurare il mondo e i paesaggi, di immaginare mondi a partire dall’osservazione della realtà, di entrare in contatto con la natura in modo paradossalmente più diretto usando i simboli. Perché anche in un rametto spezzato possiamo cogliere i segni dell’assoluto.

Elena Giorgiana Mirabelli è redattrice di Narrandom e dell’agenzia Arcadia b&s. Ha pubblicato racconti su riviste online e in raccolte antologiche. È autrice di Configurazione Tundra (Tunué, 2020), suo romanzo di esordio, e di Maizo (Zona 42, 2021). Un suo racconto è contenuto nel volume L’anno del fuoco segreto. Il Novo sconcertante italico (Bompiani, 2022). Collabora con la Scuola Holden.

Natura in viaggio. I paesaggi che attraversiamo ci attraversano
A cura di Eliana Iorfida

17 agosto, 9:00-13:00

Il laboratorio proverà a de-scrivere la straordinaria dimensione della “Natura in viaggio” (o del viaggio in Natura), ovvero il legame profondo che si instaura tra i paesaggi attraversati e la più intima coscienza che li fa propri. Il viaggio nella natura come condizione dell’anima, metafora della vita, orizzonte mobile sempre uguale e sempre diverso.

Un laboratorio che vuole essere un viaggio nel viaggio. Un itinerario nella parola che a partire da tre focus letterari e tre diversi elementi paesaggistici inviterà i partecipanti a un’esperienza di scrittura naturalistica, individuale e collettiva.

Eliana Iorfida, dopo la laurea in Archeologia Orientale, vive e lavora per un periodo tra i luoghi più antichi del Medio Oriente (Siria, Egitto e Israele). Le suggestioni dei viaggi, i paesaggi e i volti dal fascino millenario hanno ispirato e ispirano il suo narrare. Ha scritto Sette paia di scarpe (Rai Eri, 2014), La scatola dei ricordi (Formebrevi Edizioni, 2018), Antar (Vertigo Edizioni, 2018), Il figlio del mare (Pellegrini Editore, 2020). Scrive per Mimì, inserto culturale nazionale del Quotidiano del Sud – L’Altravoce dell’Italia.

Il soggetto naturale fra lettura e scrittura
A cura di Luigi Tassoni

18 agosto, 9:00-13:00

Luigi Tassoni, tra le voci più esperte di letteratura contemporanea, guida un laboratorio sull’esplorazione delle possibilità di raccontarsi come soggetto all’interno di un ambiente, e nello specifico nella relazione con la vita del bosco. Gli esempi, con incursioni fra capolavori di narrativa e poesia, riguarderanno i vari coinvolgimenti a livello di scrittura, e l’inclusione di elementi come la memoria, la storia, l’avventura, l’autobiografia. Insomma: il dentro e il fuori di ogni scrittore.

La seconda parte del laboratorio riguarderà la rilettura dei racconti proposti durante il laboratorio, con indicazioni e approfondimenti specifici che saranno condivisi dall’intera sessione.

Infine, si darà spazio al diretto coinvolgimento di ciascun partecipante in una  conversazione a più voci sul tema dell’incontro e sulle tematiche sviluppate.

Luigi Tassoni, critico e semiologo, per 30 anni professore ordinario di Letteratura italiana e di Semiotica all’Università di Pécs e membro dell’Accademia ungherese delle Scienze. Tra i numerosi volumi, pubblicati in vari Paesi esteri: Il viaggiatore visibile. Come leggere i romanzi (2008), I silenzi di Dante (2016), Il gioco infinito della poesia (2021), Diario di lettura e di letteratura (Premio internazionale Acerbi 2022), e con Milly Curcio, Leonardo Sciascia. Confessioni di un investigatore (2023).

Scopri come partecipare: hai tempo fino al 19 giugno

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