Lettera a chi non c’era
di Franco Arminio
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C’è Mario, che aspettava di mangiare la pizza di granturco con la figlia in braccio quando la terra ha iniziato a tremare. Ci sono due ragazzi che si baciano in una macchina, il terremoto li coglie in quel momento di dolcezza.
C’è Benedetto Croce, che riprende i sensi a notte fonda e si trova coperto dalle macerie fino al collo. Il terremoto del 1980 in Irpinia, così come gli altri terremoti italiani, da quelli di Messina e Avezzano ai più recenti dell’Emilia, de L’Aquila e delle Marche.
E in mezzo tante disgrazie collettive, imprevedibili o dovute all’incuria umana: Franco Arminio parte dai suoi luoghi e allarga lo sguardo per rievocarle a una a una, scavando tra le macerie con l’indignazione delle sue prose civili e la dolente tenerezza dei suoi versi. Questo libro è al tempo stesso un inedito catalogo delle nostre fragilità e un primo passo per ricostruire la speranza.
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Franco Arminio
Franco Arminio è nato e vive a Bisaccia, in Irpinia d’Oriente. Ha pubblicato molti libri, che hanno raggiunto decine di migliaia di lettori. Da anni viaggia e scrive, in cerca di meraviglia e in difesa dei piccoli paesi: è ispiratore e punto di riferimento di molte azioni contro lo spopolamento dell’Italia interna. Ha ideato e porta avanti la Casa della paesologia a Bisaccia e il festival “La luna e i calanchi” ad Aliano. Lettera a chi non c’era è edito da Bompiani.