Della Grecìa perduta
di Ettore Castagna
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In Della Grecìa perduta torna il mondo magico e selvatico di una Calabria che è Sud di tutti i Sud.
Nino, pastore greco sedicenne, dopo aver dormito immerso nel vino novantanove anni, due mesi e diciassette giorni, riprende vita. E si inoltra per la campagna deserta. A proteggerlo e a infondergli pensieri è il Dragumeno.
Nel suo errare Nino incontra una terra poverissima, dai paesaggi incantevoli. E il Nostòs diventa elegia. Sacro e profano, mito, leggenda e storia si intrecciano a una visione panica della natura animata da spiriti dai nomi inconsueti.
Il sapore delle fiabe, le gesta epico-cavalleresche degli eroi ai tempi delle crociate, la Bibbia e la vita dei Santi ad uso del popolo minuto confluiscono e interagiscono con modelli di alta letteratura grazie ad un impasto linguistico che ravviva e rende ammaliante il racconto, legandolo, idealmente, all’Horcynus Orca di Stefano D’Arrigo e all’Oga Magoga di Giuseppe Occhiato.
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Ettore Castagna
Ettore Castagna, antropologo e musicista, insegnante nella scuola statale e per UniBg. L’esperienza della ricerca sul campo, iniziata con i primi anni ’80, troverà sintesi in varie pubblicazioni comu U sonu. La danza sull’Aspromonte Greco (Squilibri, 2007) e Sangue e onore in digitale. Rappresentazione e autorappresentazione della ‘ndrangheta (Rubbettino, 2010).
L’interesse per il Mediterraneo centrale lo ha portato a partecipare all’animazione territoriale e alla progettazione nell’ambito di varie attività di valorizzazione delle culture locali con una speciale attenzione alla Calabria Greca. Significativo, sin dal 1979, il percorso internazionale di musicista con vari gruppi di rilievo fra cui Re Niliu, AFCL, Nistanimera. Della Grecìa perduta è edito da Rubbettino.